Oracle, per gestire le finanze le persone si fidano più dei robot che di se stesse
Il 2020 ha cambiato il nostro rapporto con il denaro, e le persone ora si fidano più degli strumenti di Intelligenza Artificiale (bot, applicazioni tecnologiche, sistemi alimentati da AI e machine learning) che di sé stesse per gestire le proprie finanze. È quanto emerge da ‘Money & Machines’, un nuovo studio condotto da Oracle e Savanta che ha coinvolto oltre 9.000 persone sia in ambito privato che aziendale in 14 Paesi.
Secondo la ricerca, in tutto il mondo la situazione legata alla pandemia da Covid-19 ha aumentato la preoccupazione rispetto ai temi finanziari e ha cambiato la percezione di fiducia, portando a rimodellare il ruolo e le priorità dei professionisti finanziari nell’ambito aziendale e della consulenza personale.
“Da diversi anni ormai – spiega Juergen Lindner, vicepresidente senior global marketing Oracle – i processi finanziari nel nostro mondo personale e professionale sono diventati sempre più digitali e gli eventi del 2020 hanno accelerato questa tendenza. La dimensione digitale si sta affermando nel mondo finance e le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e i bot, giocheranno un ruolo sempre più importante. La nostra ricerca indica che queste tendenze ridisegneranno il ruolo dei professionisti della finanza sia in ambito business sia individuale. Le aziende che non si adeguano a questi cambiamenti rischiano di rimanere indietro rispetto ai concorrenti, con impatti negativi sulla produttività e il benessere dei dipendenti e sull’attrattività nei confronti della prossima generazione di talenti finance orientati all’AI”.
L’ansia da pandemia in ambito finanziario
La pandemia, spiega lo studio, ha avuto un impatto negativo sul rapporto delle persone con il denaro, sia in ambito domestico che lavorativo. Tra i manager aziendali, ‘ansia finanziaria’ e stress sono aumentati del +186%, la negatività del +116%, mentre l’ansia e lo stress finanziario delle persone a livello privato sono raddoppiati e la negatività è aumentata del +70%. Il 90% dei manager è preoccupato per l’impatto sulla propria azienda. Le preoccupazioni più comuni sono: una lenta ripresa economica o recessione (51%), tagli di budget (38%), chiusura dell’attività (27%). L’87% delle persone vive timori finanziari quali la perdita del lavoro (39%), la perdita di risparmi (38%) e l’impossibilità di far fronte ai debiti (26%). Il 41% riferisce disturbi del sonno a causa della preoccupazione per le proprie finanze personali.
Per gestire le finanze le persone guardano all’AI
L’incertezza finanziaria generata dalla pandemia, secondo lo studio, ha “cambiato i soggetti a cui diamo fiducia per gestire le nostre finanze e su cosa diamo loro fiducia”: persone e responsabili aziendali tendono a dare sempre più fiducia alla tecnologia rispetto alle persone. Il 67% degli intervistati si fida più dei ‘robot’ – intesi come strumenti basati sull’AI – che delle persone per gestire gli aspetti finanziari. In ambito aziendale, il 73% dei manager si fida di un agente di intelligenza artificiale più che di sé stesso, mentre il 77% ha più fiducia in questo tipo di strumenti che nei suoi collaboratori del team finance.
In particolare, l’89% ritiene che tali strumenti possano migliorare il lavoro, in particolare rilevando le frodi (34%), gestendo le fatture (25%) ed elaborando analisi costi/benefici (23%). In ambito privato, il 52% si fiderebbe più di questi ‘robot’ che di sé se stesso per la gestione del patrimonio finanziario e 63% li ritiene più affidabili dei consulenti finanziari personali. Il 66% crede che gli agenti di intelligenza artificiale possano aiutare a rilevare le frodi (33%), a ridurre le spese (22%), a investire in borsa (15%).
Come cambia il ruolo di professionisti e consulenti finanziari
Per adattarsi alla crescente importanza e al ruolo della tecnologia, i professionisti e i consulenti finanziari devono sviluppare nuove competenze. In ambito business, il 56% dei manager ritiene che i robot sostituiranno i professionisti finance aziendali nei prossimi cinque anni. L’85% desidera un aiuto tecnologico per attività quali approvazioni (43%), budget e previsioni (39%), reporting (38%), conformità e gestione del rischio (28%). Il 40% ritiene che i professionisti debbano focalizzarsi sulla comunicazione con i clienti (40%), sulla negoziazione di sconti (37%) e sull’approvazione delle transazioni (31%).
In ambito privato, il 32% delle persone ritiene che i robot sostituiranno i consulenti finanziari personali nei prossimi cinque anni. Il 76% delle persone desiderano che strumenti basati sull’AI li aiutino a gestire le proprie finanze liberando tempo (33%), riducendo le spese non necessarie (31%) e aumentando la puntualità dei pagamenti (31%). Il 45% ritiene che i consulenti finanziari personali debbano dare indicazioni su decisioni importanti quali l’acquisto di una casa, di un’auto (41%) e per la pianificazione di una vacanza (38%).
“La gestione finanziaria è diventata difficile – spiega Farnoosh Torabi, esperta di finanza personale e conduttrice del podcast So Money – l’incertezza causata dalla pandemia globale ha aumentato le sfide da affrontare sia in ambito lavorativo sia privato”. Per Torabi gli agenti di intelligenza artificiale “sono adatti a fornire assistenza: sono bravi con i numeri e non hanno un coinvolgimento emotivo con il denaro. Questo non significa che i professionisti finanziari saranno completamente sostituiti, ma lo studio che è stato condotto suggerisce che dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di competenze trasversali aggiuntive per accompagnare l’evoluzione del loro ruolo”.
È cambiato il nostro rapporto con il denaro
Gli eventi del 2020, spiega il report di Oracle, hanno cambiato il modo in cui le persone pensano al denaro e hanno aumentato la necessità per le aziende di rivedere il modo in cui utilizzano l’AI e altre nuove tecnologie per gestire i processi finanziari. Il 60% delle persone afferma che la pandemia ha cambiato il modo in cui acquistano beni e servizi. Il 72% afferma che gli eventi del 2020 hanno cambiato il rapporto con i contanti. Le persone si sentono ansiose (26%), hanno paura (23%) e temono di sporcarsi tramite il contatto (19%). Più di un quarto (29%) ritiene che avere a che fare con un interlocutore che usa solo contante sia un ostacolo per fare affari.
Dallo studio emerge che le aziende hanno risposto rapidamente al cambiamento. Il 69% dei manager ha investito in funzionalità di pagamento digitale e il 64% ha creato nuove forme di coinvolgimento dei clienti o modificato i propri modelli di business per operare in sicurezza rispetto a Covid-19. Il 51% delle organizzazioni usa già l’AI per gestire processi finanziari. A livello personale, il dato è pari al 29%. L’87% dei manager afferma che le aziende che non ripensano i processi finanziari dovranno affrontare dei rischi, tra cui perdere in competitività (44%), avere dipendenti più stressati (36%), reportistica non accurata (36%) e ridotta produttività dei lavoratori (35%).