Earth day, i lockdown non sono serviti: crescono temperature e gas serra - Fortune Italia -
L’anno dei lockdown non sembra aver allentato la crisi climatica. Né per quanto riguarda le temperature (che è un risultato forse scontato, visto che parliamo di cambiamenti sul lungo periodo su cui 12 mesi non possono incidere molto) né, soprattutto, per quanto riguarda la concentrazione di gas serra nell’aria. Un dato che, in occasione dell’Earth day celebrato dalle Nazioni Unite, fa riflettere su quante Giornate mondiali della Terra passeranno prima che la crisi climatica venga superata.
Il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici, nel report European State of the Climate 2020, evidenzia come il 2020 sia stato l’anno con la temperatura più alta mai registrata in Europa: almeno 0,4 °C in più rispetto ai cinque anni più caldi mai registrati, tutti dell’ultimo decennio.
Ma colpisce ancora di più il fatto che nell’anno delle misure anti-Covid, delle limitazioni agli spostamenti e dei blocchi temporanei della produzione, le concentrazioni globali di anidride carbonica (CO2) e metano (CH4) hanno continuato ad aumentare. Stime preliminari dai dati satellitari indicano che le concentrazioni di CO2 sono aumentate dello 0,6% durante l’anno e quelle di CH4 di quasi lo 0,8%.
I dati mostrano anche che le concentrazioni atmosferiche di gas serra per il 2020 erano alla loro media annuale globale più alta, secondo le rilevazioni satellitari Cams avviate dal 2003. Le misurazioni terrestri mostrano una tendenza al rialzo costante. L’analisi preliminare indica che la CO2 è aumentata a un ritmo leggermente inferiore rispetto agli ultimi anni, mentre il CH4 è aumentato più rapidamente che negli ultimi anni. Indica inoltre che questi cambiamenti sono una combinazione di effetti tra cui lievi riduzioni delle emissioni indotte dall’uomo durante i blocchi Covid-19 e maggiori flussi sulle superfici terrestri associati a temperature calde e che influenzano le fonti di CO2 e di CH4.
I lockdown insomma hanno avuto un effetto sulle emissioni, ma molto contenuto. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration americana, parliamo di una riduzione di appena il 7% a livello globale. E nonostante questo, il tasso di aumento dell’anidride carbonica in tutto il mondo è stato il quinto più alto da 63 anni a questa parte (cioè da quando è iniziato il monitoraggio). Senza quella riduzione del 7%, parleremmo dell’aumento di CO2 più alto di sempre.
La media superficiale globale dell’anidride carbonica (CO2) misurata dalla NOAA è risultata di 412,5 parti per milione (ppm) nel 2020, con un aumento di 2,6 ppm durante l’anno.